Gente di mare…

E’ sceso il sole.. il Tramonto sta per terminare.. la sera è già qua.. il cielo con le sue nuvole striate assomiglia al colore notturno del mare illuminato dalle scie della Luna..

Le televisioni sono accese.. le auto vanno verso lidi chissà dove.. la domenica è terminata..

Respiro, sospiro..

Una giornata lunghissima.. e solitaria..

Tito è stato sempre in giro per il terrazzino a godersi il primo sole caldo della stagione.. si fa gli affari suoi..

Io prendo un the freddo con una mia amica vicina di casa e ripercorriamo sorridendoci e ridendo vicende di viaggi all’estero.. uno sprazzo di gioventù.. uno sprazzo di vita in allegria.. di quasi spensieratezza.. ed anche incoscienza.. la mia amica se ne torna a casa correndo mentre guarda l’orologio “Oddio come sono in ritardo!”.. io richiudo casa.. accendo una sigaretta ed apro una finestra, quella della sala, dalla quale vedo il cielo e fra le mie piantine, ci parlo anche un po’.. sì le ho trascurate.. ho negato loro la mia vocina dolce quando parlo con loro.. sembravano spente.. quasi come me in questi giorni.. solitari e pensierosi.. fumo e respiro ossigeno che proviene dal mare di fronte casa.. e dal cielo limpido..

I profumi riempono i miei polmoni e tutta la casa..

Una musica particolare proviene dall’appartamento del mio vicino.. sembrerebbe musica gitana.. o napoletana.. mah.. non saprei riconoscerla.. bene.. forse soltanto romantica..

Accendo la mia sigaretta e sono serena

Come una nave che ha fatto rotta per tutto il giorno ed è giunta al porto..

Respiro..

Qui di fronte al mio bianco foglio.. bianco e trasparente..

Parlare con la mia amica vicina di casa mi ha fatto proprio un gran bene.. come si può starsene per tutto il giorno soli ed isolati? Io non ne sono proprio capace anche se sono, lo ammetto, una persona solitaria.. ma troppo sola.. no!

Avevo proprio bisogno di calore umano.. di parlare di me e di ascoltare.. insomma.. un caffè un po’ di latte e zucchero non bastano a vivere.. no?

E così eccomi qua.. nel ventre della Balena.. in questo girotondo.. in questa vita balera.. in questa Vita.. Non dispero.. almeno ci provo.. non dispero anzi.. scrivendo mi diletto e mi distraggo e descrivo la mia giornata.. le mie sensazioni.. le mie quotidianità.. forse già sempre le stesse.. ma forse no.. chissà?

Sospiro e aspiro il fumo della sigaretta..

La notte sembra assopire i pensieri, sembra placare le mie ansie, sembra calmarmi, i suoi colori e i suoi profumi.. ed anche i suoi silenzi.. sono ricchi di particolari, di colori di case illuminate.. con i fiori alle finestre.. di colori nei cortili..

Ho poco altro da aggiungere, direi..

Sorrido a me stessa..

Il mio giovane medico mi dice: “Non sia troppo dura con se stessa Vanna! Non sia troppo dura!” già caro mio medico, ha anche ragione.. ma come si fa.. non saprei.. quando la vita e ne è passato di tempo t’indurisce, fa tremare i polsi dalla paura, l’indurimento dei sensi e del cuore arriva.. ad un punto che è difficile tornare indietro.. come si fa? come si fa a trovare tenerezza in un cuore afflitto.. come si fa a trovarne di tenerezza quando mi sono negata troppe cose? sorrido ma è vero quello che scrivo e dico. Mi sono negata o mi sono lasciata indurre o meglio influenzare da pensieri che hanno calcolato forse troppo senza pensare che poi forse tutto diventa niente.. magari forse questo è troppo duro per tutti ed anche per me..

Le fusa del mio gattino non hanno prezzo.. come quando bambina mi facevo coccolare mentre piangevo oppure ridevo dai miei cagnolini che mi sembravano bambini come me.. ecco.. La mia durezza mi ha portato ad essere esigente con me stessa ed anche con gli altri.. un po’ troppo.. ha ragione dottore.. ha ragione.. ma potrò un giorno anche lontano tornare a vivere una vita sana e normale? non lo saprei.. non lo so..

Non mi resta che un foglio.. al quale tutto scrivo e dico.. qualche canzone.. il rumore del mare.. i miei ricordi ormai lontani.. un silenzio interiore che mi pesa tanto.. insomma una vita negata a vivere.. ecco.. il risultato delle mie azioni.. e una vita negata a vivere..

Deglutisco l’amaro e sorrido amaramente.. decido di fermarmi un momento.. accendo una sigaretta.. sì sono una quaquaraqua.. l’amaro in bocca non lo risparmio a chi passa e legge.. non sono capace più di dar consigli di vita.. come potrei? Sorrido amara.. come potrei? Sospiro.. Non c’è poesia nell’amarezza.. nella sconfitta.. nella solitudine sì.. ma io non ne sono capace di starmene per conto mio eccessivamente.. altrimenti neppure scriverei.. devo per forza fare qualcosa.. anche se sono diventata intollerante.. a troppe cose.. fumo e penso.. mi fermo.. una pausa.. di riflessione se solo ci riuscissi.. E’ uno di quei giorni che vedo la sconfitta.. e che non vedo la bellezza del sole o di un suo raggio.. mi manca l’amore dentro e fuori di me.. del resto sono sempre stata cerebrale.. come posso essere anche romantica? Sorrido perchè penso di dire cose vere..

Questo è un pezzo k.o. cioè che butta a terra.. come sono a terra io.. anche se un po’ di ossigeno l’ho respirato anche oggi..

Ricominciare tutto daccapo. Non è impresa facile. Non credo di potercela fare. Non credo proprio.

E’ un’età difficile anche questa. Difficilissima. Non m’interessano più discorsi spirituali, discorsi in genere.. vorrei leggerezza tanta leggerezza quasi da volare..

Un gossip! Un respiro fra i fiori.. leggerezza! Vanna leggerezza.. io che non so forse neppure cosa significhi.. eppure ricordo che sono nata così.. lieve e leggera leggera.. ricordo bene.. allora..

Ballavo, ridevo, scherzavo..

Non sapevo.. tutto qui.. non sapevo.. sapevo che la mia natura era ballerina.. una natura giocarellona.. una natura che è stata deviata.. da alcune persone.. e dalla vita stessa.. me le prendo le responsabilità.. ma ricordo ero anche sensibile ed aperta apertissima alle amicizie.. alla solidarietà.. alla Vita.. poi.. le cose eccoci qua.. cambiano quasi in breve.. poi gli anni trascorrono tu ti trascuri e vieni trascurato senza affetto ed attenzione.. e tutto muore, come ad un fiore al quale non dai mai acqua.

Non c’è bisogno di morire corporalmente.

Si muore spiritualmente morti. Alienati. Assenti.
Certe situazioni non dovrebbero accadere.

Forse la colpa non è di nessuno. Già.

Ognuno ha la propria natura.. e la mia è stata quella di spegnermi presto.. un po’ troppo presto.. così sono andata via.. e sono qua.. a raccontare pezzi della mia vita.. ancora in vita.. sorrido ora, amara e meno amara, e i ricordi tornano.. noi donne con i nostri dolori, affezioni, tradimenti.. delusioni.. e uomini affetti da frustrazioni.. insomma quando la vita e lo è per tutti è lotta.. bisogna lottare.. non disarmarsi.. non affliggersi e combattere.. anche se a volte e spesso ci si sente come Don Chisciotte.. invano e pazzo.. a combattere contro Mulini a Vento.

smilingdog

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